La chiesa, altrimenti conosciuta con i nomi di S. Giovanni Piedimonte o S. Giovanni Capodacqua, venne edificata a metà dell'XI secolo dal vescovo Pandolfo, il quale nel 1059 vi tumulò i resti ossei dei Santi Martiri.
Fu l'unica chiesa ad essere risparmiata da Federico II nell'incendio del 1223.
Sottoposta a continui rifacimenti nei secoli successivi, la chiesa presenta una maestosità austera e preziosissimi elementi di arte decorativa: finestre, rosoni, portali, stemmi araldici ed acquasantiere in pietra.
La facciata a capanna con doppi spioventi si contraddistingue per l'elegante decorazione scultorea sull'architrave del portale principale: un'aquila aureolata, simbolo di S. Giovanni Evangelista, che affera un libro con gli artigli.
Il “portale delle donne” sul versante sud-est è affiancato da due monofore, un rosone cruciforme dell'XI secolo e dallo scudo della famiglia Berardi.
I locali al di sotto del pavimento della chiesa venivano utilizzati come cimitero e fino al 1932 anche due delle tre navate interne videro una utilizzazione cimiteriale.
A destra dell'entrata pricipale si segnala un'acquasantiera in pietra del XIV secolo con stemma dei Conti Berardi di Celano.
Le volte a botte sono decorate con preziosi affreschi del XIV-XV secolo rafiguranti:”Madonna con bambino che dona l'Anello a S. Caterina”, “S.Paolo con la Spada” e “Angelo Serafino”.
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